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"Hei bona genti, poesias in duas limbas",questo il titolo integrale dello spettacolo presentato dall'Istituto I.T.I.S. alla decima rassegna nazionale "Teatro nella scuola" e per il quale ha ricevuto il Sipario d'argento, premio messo in palio ogni anno a Serra San Quirico, una cittadina in provincia di Ancona. Tratto dalle poesie di Francesco Masala mette in evidenza problemi, immagini, situazioni della Sardegna di oggi, dove ad un mondo arcaico con i suoi valori etnici (miti e riti della cultura agro-pastorale, la sua lingua) si sovrappone il mondo industriale e tecnologico di oggi. E ciò accade, com'è inevitabile, in modo contraddittorio, creando insanabili ferite nel tessuto sociale dell'isola. E' un'opera in cui i diversi linguaggi del teatro: la parola e l'immagine, il gesto e la musica, vengono presentati come elementi drammaturgici aventi un valore autonomo, ma nello stesso tempo complementari. Le poesie bilingui, adattate al palcoscenico da Giampietro Orru, che ne ha curato la regia, le coreografie sono invece di Mariano Pisanu mentre le musiche sono di Pietro Corona,hanno contribuito a sottolineare questo intreccio tra la cultura di ieri e di oggi, tra la tradizione sarda e le veloci trasformazioni che coinvolgono direttamente anche l'isola. Lo spettacolo è il frutto dell'ottimo lavoro di docenti e alunni che sono stati coinvolti e impegnati in un vero e proprio laboratorio teatrale affidato, per ciò che concerne l'attuazione scenica, alla cooperativa Fueddu e Gestu di Villasor, nell'ambito di un progetto di sperimentazione didattica finanziato dalla Regione autonoma della Sardegna nell'anno scolastico 1991/92. Il progetto coinvolge 50 alunni e si propone di agevolare l'insegnamento del linguaggio teatrale in tutte le sue componenti, in modo da fornire importanti momenti formativi sul piano emozionale, sociale, linguistico e culturale. L'attività teatrale, che si sviluppa in orario extra scolastico, ha coinvolto operativamente gli studenti consentendo loro una conoscenza più approfondita delle figure professionali, indispensabili per la riuscita dello spettacolo, quali il tecnico delle luci e audio, lo scenografo, il costumista; in questo modo anche gli alunni non stimolati dalla recitazione, hanno partecipato con interesse alle lezioni.